“Oltre tre miliardi di
persone sono a rischio sopravvivenza per alluvioni, innalzamento dei mari e
siccità e più in generale per la crisi climatica in atto. E’ quanto si afferma
nella seconda parte del VI report dell’Ipcc (il comitato intergovernativo delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), redatto in 3650 pagine da 270
scienziati provenienti da oltre 67 Paesi e presentato ieri all’Onu.
Il segretario generale delle
Nazioni Unite, Antonio Guteress, l’ha definito “un atlante delle sofferenze
umane”.
Gli studiosi ci ricordano
come manchino ancora, da parte dei Governi, adeguati ‘piani di adattamento’ nei
confronti di cambiamenti climatici che si dimostrano ben più veloci del
previsto.
In Europa, se raggiungeremo
i 2 °C di aumento medio della temperatura globale, il prezzo più caro lo
pagheranno i Paesi dell’area mediterranea e tra questi l’Italia.
Ma c’è la guerra. Una guerra
che certo non ha nessuna giustificazione se non quella di accaparrarsi risorse
energetiche. Una guerra che vorrebbe giustificare la priorità per l’Unione
Europea e per il nostro Paese di correre al riarmo e aumentare
indiscriminatamente le spese militari che da sempre hanno avuto grandi risorse.
VAS condanna fermamente
l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma crediamo che la PACE si
possa e si debba raggiungere esclusivamente con la ripresa dei negoziati e con
lo stop immediato al conflitto. La guerra non può e non deve essere un alibi
per fermare la necessaria transizione ecologica delle nostre economie”.
Dichiarazione
del Presidente di Verdi Ambiente e Società Stefano Zuppello
Roma, 1 marzo 2022
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