domenica 30 settembre 2012

Antropos : Turismo e Congressi a Torino

Antropos : Turismo e Congressi a Torino

Ambiente e Salute Informazione e Comunicazione Sicurezza Alimentare (OGM, catena alimentare e non solo) Rumore Lavoro e Ambiente-Salute (dal caso ILVA ai 57 SIN) Inquinamento Urbano Città sane



Le Linee Guida sulla qualità dell’aria dell’OMS rappresentano il più autorevole documento a livello internazionale per la valutazione degli effetti dell’inquinamento dell’aria sulla salute e contengono raccomandazioni sui livelli di concentrazione dei diversi inquinanti. In esse si precisa che è possibile avere una relazione quantitativa tra i livelli di inquinamento e i danni alla salute umana in termini di incremento di mortalità e di aumento di patologie di natura respiratoria,cardiovascolare, dismetabolica e tumorale.
Nel mondo il 24% delle malattie e il 23% delle morti sono stati attribuiti ai fattori ambientali, che causano nei bambini più di un terzo delle patologie. Purtroppo, per ora, la scienza non è ancora in grado di dimostrare un nesso causale certo tra incremento dell’1% del diabete legato alla presenza di elevate concentrazioni nell’aria di polveri da 2.5 micron( 2 ,5 milionesimi di millimetro) o un chiaro collegamento tra alti livelli di Biossido di Azoto ed il cancro alla mammella per le donne, ma si stanno svolgendo serie ricerche.
Anche livelli minimi di inquinanti sono dannosi per la nostra salute così come non esiste un livello di soglia al di sotto del quale le sostanze cancerogene certe non siano pericolose per la nostra salute pertanto benzene,amianto, diossina, metalli pesanti ed altre sostanze presenti nell’aria, nell’acqua o in entrambi sono dei killer certi per la nostra salute. Bassi livelli di inquinamento atmosferico sono stati correlati a una gamma di effetti dannosi per la salute, con la capacità di passare da un organismo all’altro attraverso il sangue o l’allattamento(Diossine).
La possibilità di ammalarsi di tumore nel Mondo, nonostante le politiche di prevenzione ed i passi avanti importanti della medicina e della chirurgia, è aumentata. In particolare sono in aumento i tumori della tiroide ( ancora un regalo di Chernobyl), dei testicoli, della mammella, del colon, della prostata e della cute. In Piemonte poi uno dei lati terminali della Pianura Padana, il capoluogo detiene da anni la maglia nera per l’inquinamento, palleggiandosela con altre 2 o 3 città. Qui paghiamo tassi di mortalità particolarmente elevati rispetto all’Amianto grazie alla sua lavorazione nello stabilimento Eternit di Casale Monferrato (AL). Negli anni dal 1950 al 1990 le nostre città si sono riempite di questa sostanza, duttile, facilmente lavorabile, poco costosa, con ottime capacità isolanti ed ignifughe. Ora dopo circa 20 anni dal termine della sua lavorazione in Italia le sue terribili conseguenze ci vengono a ricordare di quanto siamo stati improvvidi e disattenti, mentre attendiamo il picco di mortalità tra il 2015 ed il 2020.
E' stato evidenziato come la letteratura scientifica medica  si sia aperta negli ultimi anni ai temi ambientali. L’approccio globale alla salute, indica che i determinanti della salute rilevanti sono la tipologia di sviluppo economico, la urbanizzazione e le politiche agroalimentari .Importante è poi anche il livello culturale e di informazione ricevuto sul tema .
Il rapporto con l’ambiente è una delle determinanti fondamentali dello stato di salute della popolazione. Dalla città inquinata alla foresta incontaminata, la relazione tra l’individuo e diversi fattori ambientali può risultare in diversi stati di benessere o di malattia. È solo tramite l’incrocio tra dati ambientali, territoriali e urbanistici, epidemiologici  così come di altri indicatori sanitari, demografici, culturali e sociali che si può tracciare, per una determinata popolazione, una serie di scenari possibili, utili a regolare e a prevedere, quando necessario, azioni di politica sanitaria che migliorino la salute della popolazione e limitino i danni derivanti da specifiche componenti ambientali.
In Italia si trovano 57 SIN (siti più inquinanti )che dovranno essere bonificati, ma anche riconvertiti. L’intervento andrebbe effettuato possibilmente con l’impiego delle maestranze formate per questo compito, con la possibilità non di chiudere e dismettere ma di riconvertire la produzione inquinante in una a basso o nullo impatto ambientale e sulla salute pubblica.
L’ambiente può influire indirettamente o direttamente sulla salute. Può infatti favorire la circolazione di agenti patogeni e altri fattori biologici, come ad esempio i pollini e altri allergeni, che colpiscono, quando presenti, la popolazione suscettibile. Può però anche agire per mezzo di fattori non biologici, come la presenza di contaminanti chimici e fisici: in questo caso, è più difficile determinare una relazione causa-effetto e gli studi epidemiologici cercano di descrivere e quantificare i danni da esposizione, sia acuta che cronica, a diverse sostanze. Infine, l’ambiente può essere origine di incidenti e invalidità quando, sul lavoro come sulla strada, non vengano osservate adeguate misure di sicurezza e protezione delle persone.
I cittadini apprendono dai giornali notizie fra loro contrastanti circa lo stato di salute del nostro pianeta e l’influenza che paiono avere sulla nostra salute una serie di sostanze che penetrano nel nostro corpo perché inalate, mangiate, bevute o anche solo per contatto diretto. Cosa c’è di vero su quanto si dice sugli inceneritori o  sulla nocività delle discariche abusive o autorizzate, ad esempio, ed ancora se il fumo di sigaretta fa male, il prodotto gassoso del traffico veicolare o quelli dei camini ci lascia indenni?  Nelle centraline per il rilevamento degli inquinanti gassosi del traffico, vengono testate le sostanze giuste o vi è un inutile spreco di soldi pubblici? Cosa si fa per le micro polveri e le nano particelle ad esempio? Grandi esponenti del mondo della scienza affermano senza paura di smentita che gli alimenti che contengono DNA modificato sono assolutamente innocui , non possono produrre alcuna patologia ne nel breve-medio o lungo periodo, nel mentre si scopre che il DNA spazzatura è tutt’altro che inutile.
Sono innumerevoli le sostanze chimiche oggi immesse nell’aria, di molte non conosciamo la reale pericolosità o se la conosciamo non sappiamo molto degli effetti sommatori di quando una decina di questa nuove sostanze vengono miscelate. Ma tutte queste notizie oltre che alla gente comune, devono arrivare in modo chiaro e documentato al medico di famiglia una figura fondamentale del Servizio sanitario nazionale, punto di raccordo tra la scienza ed i cittadini, in grado di tradurre il linguaggio spesso ermetico della medicina superspecialistica o della biologia in terminologie più semplici e chiare. Molte troppe, patologie paiono oggi legate all’inquinamento ambientale, dall’incremento delle allergie, alle crescenti intolleranze alimentari vere o presunte ma con sensibile incremento ad esempio di quella da glutine. Ma aumentano anche alcuni tumori ed anche le forme asmatiche ed altre patologie respiratorie sono in aumento. Certamente aver affinato la tecnica diagnostica e le numerose campagne di screening hanno aumentato la sensibilità e la possibilità di identificazione di molte patologie con una diagnosi più precoce e spesso una terapia più efficace.
Occorre saper vivere in ambienti salubri siano essi lavorativi o di vita e vivere secondo stili di vita che possono prevenire molte malattie. C’è dunque molto bisogno di Prevenzione per non ammalarsi. Come sosteneva il compianto Lorenzo Tomatis “gli inquinanti non restano confinati alle industrie che li producono ma si spalmano nella società e non cambiano a seconda della latitudine”.
Dunque occorre comunicare e informare nel modo più verificato e chiaro possibile, anche grazie ai “nuovi media”. Il clima e le sue evidenti variazioni in senso tropicale, è alla base di diversi disturbi   cardio e cerebrovascolari, influisce sullo sviluppo di focolai infettivi favoriti dal caldo, su patologie dermatologiche. 
L’educazione e la comunicazione ambientale hanno una loro storia. Con la dichiarazione di Stoccolma del 1972 la comunità internazionale sancì l’importanza dell’educazione e della comunicazione ambientale. Nel trattato di Maastricht si affronta il tema dell’informazione ambientale come azione di prevenzione. Diventa così fondamentale la gestione del rischio. Comunicare un rischio legato ad un problema sanitario o ambientale  o ad un allarme sociale non è solo la mera informazione ovvero il trasferire notizie da un soggetto a più soggetti contemporaneamente, non è solo divulgazione; la comunicazione del rischio prevede un’azione di feedback tra l’emittente ed il ricevente. Vi è poi un pericolo ancora più subdolo che è quello di non comunicare , ad esempio alla classe medica, la sospetta nocività di alcune sostanze sin quando non si sia evidenziato un rischio certo, uno stretto rapporto causa-effetto, salvo poi precipitose marce indietro e smentite o confuse azioni di intervento. E’ stato così per molte sostanze utilizzate nell’industria e nell’edilizia ed anche in altri campi. Ricordiamo tutti l’esempio dell’Amianto oggi ancora estratto e lavorato in diversi paesi del mondo nonostante tutte le evidenze scientifiche sulla sua nocività.
A volte poi si tende ad enfatizzare un problema per evitare di parlare troppo di qualcos’altro che si vuole il più possibile mettere a tacere. Ben sottolineava questo aspetto il prof.Lorenzo Tomatis nel suo ultimo libro: “L’ombra del dubbio”a proposito della discussione tra nocività del fumo di sigaretta e pericolosità dell’ amianto. Forse anche oggi potremmo tentare di fare degli esempi analoghi parlando di nocività dei campi elettromagnetici generati da tralicci dell’alta tensione, parabole ed antenne per la telefonia e la comunicazione satellitare ed i telefoni cellulari . In un caso studi indipendenti avrebbero evidenziato dei rischi certi per la salute nell’altro si sospettano fortemente pericoli ma mancano ancora evidenze definitive. Intanto si pongono tralicci sopra scuole, asili nido, pensionati e case e si continuano a consumare decine di ore al mese in lunghe conversazioni al telefono cellulare, con record di consumi-acquisti dell’ Italia, in Europa. Una piccola ma già utile proposta potrebbe essere quella di consigliare l’uso dell’auricolare non solo quando ci si pone alla guida di un’autovettura, ad esempio. E che dire poi sulla presenza di una sostanza radioattiva e cancerogena come il polonio nelle sigarette o del radon presente nelle nostre case e che è noto per essere la seconda causa al mondo di morte per il cancro ai polmoni. Tutto tace o se ne parla poco ed in contesti ristretti, ma gli studi ci sono e molto seri e documentati e vanno avanti. La missione dunque è quella di aumentare la partecipazione attiva e consapevole della popolazione senza gettare il panico con allarmi ingiustificati ma neanche tacendo. Le api scompaiono, è colpa dei pesticidi vecchi e nuovi che continuano ad essere utilizzati in larga quantità in agricoltura o di coltivazioni gm? Forse la spiegazione sta in entrambi le problematiche ma dobbiamo evitare che nel dubbio di quale delle due sia più dannosa si opti per una mera ed inefficace discussione che non porti a drastiche decisioni da parte delle autorità sanitarie. Occorre inoltre sottolineare come la Repubblica Italiana preveda la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni; protegge la biodiversita’ e promuove il rispetto degli animali”. Questo infatti è il testo della riforma costituzionale approvata dalla commissione Affari costituzionali della Camera ( 21 aprile 2004), che sancisce la tutela ambientale come principio fondamentale della Costituzione.
 Concludo con una riflessione cara ancora all’oncologo e compianto professor Lorenzo Tomatis: “le scarse evidenze scientifiche sulla nocività di taluni inquinanti, sono la reale conseguenza di un ricerca scientifica che non ha messo in evidenza nulla o la conseguenza di una ricerca sulla loro nocività quanto meno scarsa ed insufficiente?” Ricordiamoci tutti che a pagarne il prezzo più alto saranno i nostri figli ed i nostri nipoti.

Dr.Giorgio Diaferia M.D.
V.Direttore Stabilimento di Cure Fisiche
Centro di Medicina Preventiva e dello Sport UniTo
Coordinatore VAS Piemonte - Presidente TorinoViva
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VAS Cuneo ha chiesto ed ottenuto una VIS per Robilante di Franco Dini

Cari amici
in breve vi aggiorno sulla nostra attività da tempo abbiamo richiesto come VAS una VIS (Valutazione d'Impatto sulla Salute) per il nostro territorio, dovuto alla presenza della maggior cementeria d'Italia, nel comune di Robilante ; la Buzzi-Unicem che funziona anche come inceneritore di una parte dei nostri rifiuti ; CDR (combustibile derivato dai rifiuti), termine oggi, sostituito da CSS (combutibile solido secondario)
come sapete la VIS è partita, con la collaborazione tra la nostra ASL (Dr. Pellegrino) e l'ARPA regionale nella persona del Dr. Cadum probabilmente i primi risultati ci saranno tra un anno inolte nell'ultima Conferenza dei Servizi la Buzzi Unicem si era mostrata disponibile a finanziare uno Studio sulla presenza di Diossina nelle Puerpere. Inizialmente si pensava di farlo ricercando nel latte delle puerpere la Diossina, ma come la maggior parte degli studi internazionali sono sul sangue, si è deciso de fare la ricerca delle Diossine sul sangue delle puerpere. il contributo della Buzzi sarà dato al Comune di Robilante
cosi tra un mese si farà una Conferenza Stampa da parte dell'ASL, Buzzi-Unicem, Comunità Montana e Comune di Robilante, per informare sul finanziamento e su il progetto dello Studio sulla ricerca di Diossine nel sangue delle puerpere sul nostro territorio.Attendiamo fiducciosi nel buon esito dello Studio cosi come nel proseguo della VIS in qualche modo come VAS abbiamo contribuito alla realizzazione di questi progetti necessari per garantire lo stato di salute della popolazione

       

mercoledì 12 settembre 2012

Teletopi, gli oscar delle web tv italiane

Teletopi, gli oscar delle web tv italiane

Nuove accuse a cellulari e cordless, fino a +5 volte rischi cervello

Milano, 11 set. (Adnkronos Salute) - Telefoni cellulari e cordless tornano sul banco degli imputati. Un nuovo lavoro degli scienziati svedesi guidati da Lennart Hardell, del Dipartimento di oncologia dell'ospedale universitario di Örebro, ha calcolato che usare per più di 10 anni telefonini o apparecchi senza fili, appoggiati sempre allo stesso orecchio, moltiplica da 3 a 5 volte e mezzo il rischio di ammalarsi di glioma, una forma di cancro al cervello. Secondo la ricerca, pubblicata su 'Pathophysiology', il pericolo è massimo per gli adolescenti, cresce con l'aumentare delle ore d'impiego ed è maggiore se il telefono viene usato sempre dallo stesso lato. Infine, sempre secondo le conclusioni del team scandinavo, la probabilità di sviluppare tumori cerebrali associati a cellulari e cordless è indipendente dal rischio ereditario e dall'esposizione a raggi X.
L'ultimo lavoro pubblicato da Hardell e colleghi, che già in passato hanno messo sotto accusa i cellulari per possibili danni la salute, raggruppa i risultati ottenuti in 3 studi tutti dell'équipe svedese. Due hanno incluso persone malate di glioma ancora in vita, e controlli sani, di età compresa fra 20 e 80 anni. Uno dei due ha coinvolto pazienti diagnosticati fra il 1 gennaio 1997 e il 30 giugno 2000, l'altro persone che avevano ricevuto la diagnosi tra il 1 luglio 2000 e il 31 dicembre 2003. Il terzo studio ha riguardato invece persone decedute per tumori cerebrali maligni, e controlli morti per altre cause.
Questi i risultati: usare telefoni cellulari per più di 10 anni, dallo stesso lato della testa, aumenta il rischio glioma di 2,9 volte. E con lo stesso utilizzo di telefoni cordless, il pericolo di ammalarsi cresce di 3,8 volte. Le probabilità di tumore, spiegano gli studiosi, aumenta in modo statisticamente significativo con l'uso cumulativo di telefoni wireless per 100 ore e per ogni anno in più di utilizzo. Per quanto riguarda il rischio di gliomi di alto grado, l'uso di cellulari allo stesso orecchio per oltre 10 anni produce un aumento di 3,9 volte del pericolo di cancro al cervello; e il rischio cresce di 5,5 volte usando il cordless.
Un Dna predisponente (cioè avere precedenti di malattia in famiglia) aumenta il rischio glioma di 3,4 volte, mentre l'esposizione ai raggi X lo fa crescere di 1,3 volte. Ma il pericolo legato all'uso di telefonini e cordless - sentenziano gli autori - risulta indipendente dal ruolo dei geni, come pure dall'esposizione ai raggi X.

venerdì 7 settembre 2012

Cos'è Tv Popolare oggi


L'Associazione TV POPOLARE e' nata a Milano nel 2010, fortemente voluta da un gruppo di cittadini e associazioni con l'idea di formare un nuovo modello di televisione partecipata.

L'obiettivo e' formare un intero canale televisivo multipiattaforma (digitale terrestre, satellite e web) governato e democraticamente deciso dai cittadini.

Partendo dalla suggestione dei "gruppi d'acquisto" solidali e sul crowdfoun-ding (finanziamento dal basso) attraverso una sottoscrizione annua i liberi cittadini diventeranno editori di una nuova tv (popolare appunto) i cui contenuti e format saranno votati grazie a referendum dei soci e sponsorizzati da associazioni no profit e imprese etiche.

E' un sogno? No, e' futuro prossimo....