giovedì 25 novembre 2021

25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne


 


 

 

L'uomo e la donna sono elementi paritetici di un sistema complesso chiamato società. Negli anni tante cose sono state fatte per restituire alla donna il ruolo che merita davvero in questa società. Ci verrebbe da dire che l'uomo ha sempre da imparare dalla natura perché anche rispetto ai ruoli dei diversi individui, la natura ci insegna come esista una reciproca indispensabilità. L'uomo ha imparato solo, invece, la competizione fra generi.

L'uomo ha costruito un modello di società e di pensiero che continuamente nega alla donna la pari dignità e le medesime opportunità. Il mondo continua ad essere violento con le donne, non solo nelle azioni, nelle aggressioni fisiche, ma anche con un sottile stile di imbrigliamento e di controllo giudicante sulle donne.

Allora vanno bene panchine rosse e scarpe ovunque, ma finché il femminile di aggettivi o nomi saranno una "Deminutio capitis" del valore del sesso femminile, la battaglia non sarà sospesa.

Alle radici del nostro pensare si annida la discriminazione, alla base dell'organizzazione della società si manifesta la discriminazione e questi autorizzano e suggeriscono la violenza che poi vediamo tradursi in parole, gesti e atti.

Come Verdi Ambiente e Società ci auguriamo che presto possa esistere una società in cui sarà facile dire NO, perché ci saranno sufficienti centri antiviolenza, di centri di accoglienza e servizi di supporto; perché sarà contemplato un reddito di libertà che aiuti la scelta di andar via; perché ci sarà pena certa per l'aggressore e non più processi alla vittima. In questo noi crediamo e VAS sarà sempre dalla parte delle donne per una quotidiana costruzione di una società che non sia più divisa per generi.

 

Esecutivo Nazionale

Verdi Ambiente e Società

Roma, 26 novembre 2021

venerdì 19 novembre 2021

VERDI AMBIENTE E SOCIETA’ ADERISCE ALL’APPELLO DI “GIUDIZIO UNIVERSALE”

 




COMUNICATO STAMPA

 


PER SOSTENERE LA CAUSA CONTRO LO STATO ITALIANO PER INADEMPIENZA CLIMATICA

 

Dichiarazione del Presidente di VAS Stefano Zuppello

 

“Oggi ho firmato l’appello lanciato da Giudizio Universale per sostenere l’iniziativa legale che numerose associazioni e comitato hanno intentato contro lo Stato Italiano per chiedere al Tribunale civile una sentenza che imponga l’adozione di misure concrete per la                                                     riduzione delle emissioni di gas serra.

Dopo la delusione per come è terminata COP 26, con una risoluzione inadeguata a contrastare la crisi climatica che stiamo vivendo perché non vincola in modo determinante gli Stati a portare avanti azioni concrete per arrivare in tempi stretti alla decarbonizzazione, ci sembra necessario ricorrere anche a gesti eclatanti, come può essere una causa contro lo Stato, per ottenere finalmente un radicale cambiamento nelle politiche climatiche.

Questa azione legale fa parte di una mobilitazione portata avanti in diversi Paesi del mondo denominata “climate litigation” e che vede nel ricorso alla strada legale un altro strumento utile per sensibilizzare governi e cittadini per affrontare i cambiamenti climatici con le conseguenti crisi economiche e sociali.

Invito quindi anche i nostri soci a firmare questo appello e a promuoverlo nei loro territori”

 

Roma, 20 novembre 2021

domenica 14 novembre 2021

PREMIO AICA 2021: ECCO I VINCITORI DELL’OSCAR DELLA COMUNICAZIONE AMBIENTALE


PREMIO AICA 2021: ECCO I VINCITORI DELL’OSCAR DELLA COMUNICAZIONE AMBIENTALE: ènostra, la Federazione Internazionale delle società di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e Gaetano Capizzi sono i vincitori delle tre categorie del Premio AICA...

domenica 7 novembre 2021

Dal G20 indicazioni chiare perché a Glasgow si prendano decisioni efficaci


La crisi climatica
– posta giustamente in cima all’agenda globale – non è un fenomeno a sé ma la manifestazione più clamorosa ed evidente di una crisi ecologica complessiva, che rischia di compromettere gli equilibri biologici che consentono la sopravvivenza stessa dell’umanità.

La crisi sanitaria che ci ha investito a livello altrettanto globale – calamitando in modo quasi esclusivo l’attenzione dei governi e dell’opinione pubblica – è un altro clamoroso esempio delle conseguenze derivanti dalla rottura di quei delicati equilibri. È insomma un’altra dimostrazione di quanto sia urgente agire in tempi brevi ed in modo deciso per rompere il cerchio vizioso di un modello di sviluppo iniquo, energivoro ed ecologicamente insostenibile.

Il nuovo rapporto ”Emission Gap” (il rapporto che registra gli impegni presi dalle nazioni in fatto di tagli alle emissioni di gas serra) del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep) è chiaro e preoccupante: i tagli alle emissioni di gas serra sono del tutto insufficienti se si vuole tenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi, anzi, non si riuscirebbe a stare nemmeno sotto i 2 gradi come previsto dal cosiddetto piano B dell’accordo di Parigi.

Il rapporto Unep ci dice anche che con i tagli attuali di CO2 annunciati ad oggi da 120 Paesi che rappresentano circa la metà delle emissioni totali, nel 2100 la temperatura terrestre sarà salita di ben 2,7 gradi.

Per questo motivo Verdi Ambiente e Società lancia un appello affinché nel G 20 che si svolgerà a Roma questo fine settimana ci sia la volontà di dare delle indicazioni chiare perché tra pochi giorni dalla Conferenza sul clima COP26 a Glasgow si riesca a determinare delle precise scelte per contrastare in modo efficace i cambiamenti climatici, con determinazione, senza equivoci né compromessi.

È ormai palese che soluzioni tiepide e pasticciate non garantiranno affatto l’uscita dalla crisi climatica ed il superamento dei rischi ambientali globali derivanti dal mancato controllo dell’aumento della temperatura. VAS ritiene inoltre che l’indispensabile cambiamento nel modello di sviluppo – contrastando la crescita illimitata e riducendo in modo significativo i consumi di risorse naturali – comporterà conseguenze positive anche sul piano della giustizia sociale, della salute pubblica e degli equilibri geostrategici mondiali. V.A.S., pertanto, concorda con le altre organizzazioni ambientaliste nel sollecitare un cambiamento reale non più procrastinabile, per contrastare davvero il degrado del nostro Pianeta e per costruire responsabilmente un futuro di pace e di riconciliazione tra uomo e natura. Il tempo è adesso!