giovedì 30 novembre 2023

COP28 a Dubai: per Verdi Ambiente e Società una chiamata all'azione in mezzo ai contrastanti interessi globali

image.png COMUNICATO STAMPA APPELLO DI VERDI AMBIENTE E SOCIETÀ: L’ITALIA SI IMPEGNI A COP28 PER OTTENERE ATTI CONCRETI CHE CONTRASTINO L’EMERGRNZA CLIMATICA Dichiarazione del Presidente di Verdi Ambiente e Società Stefano Zuppello “L'Associazione Verdi Ambiente e Società si pronuncia in merito alla partecipazione italiana alla COP28, che si apre oggi a Dubai, esprimendo profonde preoccupazioni. Questa partecipazione arriva sotto l'ombra di decisioni politiche controverse, tra cui l'apertura a nuove trivellazioni petrolifere, la promozione dell'uso del gas naturale, e un approccio favorevole al nucleare come soluzione ai cambiamenti climatici. Parallelamente, la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha pubblicato i risultati della sesta Indagine sul Clima. Il sondaggio, condotto tra agosto e settembre 2023, ha rivelato che gli italiani sono profondamente preoccupati per le sfide economiche e ambientali che il paese sta affrontando: - Il caro vita e i problemi ambientali sono visti come le maggiori sfide in Italia. - Un'economia neutra dal punto di vista climatico è considerata possibile solo se affrontata insieme alla riduzione delle disuguaglianze. - C’è un ampio sostegno per la sospensione di sussidi e agevolazioni fiscali a settori nocivi per l'ambiente, come il trasporto aereo e le aziende legate ai combustibili fossili. - Un incremento delle imposte sui redditi più alti per sostenere chi adotta misure a favore del clima, soprattutto nelle fasce di reddito più basse, trova un'ampia accoglienza. - Gli italiani ritengono che il governo debba offrire compensazioni finanziarie ai paesi più colpiti dai cambiamenti climatici. Questi risultati riflettono un crescente riconoscimento in Italia delle gravi conseguenze dei cambiamenti climatici e dell'urgenza di interventi immediati, sia a livello nazionale che globale. In questo contesto, le richieste principali degli italiani si concentrano su una transizione giusta ed equa, sia a livello nazionale che internazionale, e su misure fiscali che supportino questa transizione. L'Associazione Verdi Ambiente e Società sollecita quindi la delegazione italiana a COP28 a tenere in considerazione questi dati, riflettendo le preoccupazioni e le aspirazioni dei cittadini italiani. Si sottolinea l'importanza di politiche che promuovano una transizione giusta e sostenibile, ponendo l'accento sulle responsabilità globali dell'Italia e sull'urgenza di azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico. In conclusione, mentre la delegazione italiana si appresta a partecipare alla COP28, si trova ad affrontare la sfida di rappresentare un paese in cui la consapevolezza e la preoccupazione per il cambiamento climatico sono in aumento, e dove c'è una forte richiesta di azioni concrete e giuste per affrontare la crisi climatica. La posizione dell'Italia a COP28 sarà un test cruciale per mostrare il suo impegno verso un futuro più sostenibile e giusto. L'Associazione Verdi Ambiente e Società rimarrà attenta e vigile sulle decisioni e gli impegni presi durante l'evento.” Roma, 30 novembre 2023
Dichiarazione del Presidente di Verdi Ambiente e Società Stefano Zuppello Mentre la comunità internazionale si prepara per la Conferenza Onu sul clima (COP28) a Dubai, Verdi Ambiente e Società esprime forte preoccupazione in merito agli attuali sviluppi nel settore ambientale. L'imminente COP28 si svolgerà in un paese che è tra i maggiori produttori di petrolio e che ha piani di espansione, mettendo in luce il contrasto tra gli obiettivi di sostenibilità globale e gli interessi economici dei combustibili fossili. La recente votazione dell'Europarlamento, che ha messo in dubbio il progresso verso gli obiettivi del Green Deal Europeo, è un chiaro esempio di quanto sia fondamentale concentrarsi su azioni concrete e coerenti in materia di cambiamento climatico. Questo è particolarmente rilevante in vista del Global Stocktake (GST) previsto per la COP28, che valuterà i progressi compiuti finora verso gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Verdi Ambiente e Società sottolinea l'importanza di rendere operativo il Fondo "Loss and Damage" per affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici, specialmente per le comunità più vulnerabili. Inoltre, c'è una necessità urgente di definire chiaramente le responsabilità finanziarie per il risarcimento basato sul principio del "chi inquina paga". Nonostante il contesto di Dubai, che punta a incrementare la produzione di petrolio nel prossimo decennio, Verdi Ambiente e Società incoraggia tutti i partecipanti alla COP28 a impegnarsi per una transizione equa verso economie decarbonizzate, mettendo in discussione la dipendenza dai combustibili fossili e promuovendo energie rinnovabili, tecnologie sostenibili e investimenti nella finanza per il clima. È fondamentale che la COP28 non si trasformi in una piattaforma per "distrarre" dall'obiettivo principale: ridurre drasticamente la produzione e l'uso delle fonti fossili in linea con il limite di 1,5°C stabilito dall'Accordo di Parigi. Un'eliminazione completa, rapida, finanziata ed equa dei combustibili fossili è cruciale. Verdi Ambiente e Società esorta tutti i partecipanti alla COP28 a riconoscere l'importanza dell'adattamento come parte della risposta globale ai cambiamenti climatici. L'adattamento, insieme alla mitigazione, richiede un impegno finanziario sostanziale e un supporto coerente alle comunità più vulnerabili. In conclusione, la COP28 rappresenta un momento decisivo per la comunità internazionale. Verdi Ambiente e Società invita tutti i delegati a sfruttare questa opportunità per fare passi avanti significativi nella lotta contro il cambiamento climatico, con azioni concrete e un impegno collettivo per un futuro sostenibile. Roma, 29 novembre 2023

Privata pubblica e privata antagonisti? il dibattito

Privata pubblica e privata antagonisti? il dibattito: I consumi sanitari privati hanno assunto un ruolo che non può essere considerato marginale, sia

giovedì 23 novembre 2023

Vas parteciperà alla manifestazione prevista per il 25 novembre al Circo Massimo contro la violenza sulle donne e dice BASTA alla violenza sulle donne !

Il 25 novembre ricorre la giornata internazionale contro la violenza sulle donne in cui ancora una volta siamo costretti a parlare di femminicidi ( quasi cento dall’inizio dell’anno) e da ultimo quello di Giulia, una ragazza di 22 anni la cui unica colpa è stata quella di aver scelto l’uomo sbagliato. Violenza non è soltanto violenza fisica e sessuale ma anche violenza economica e psicologica; combattere la violenza necessita un coordinamento continuo tra le varie professionalità coinvolte sin dal momento in cui la donna denuncia la violenza oppure si rivolge al centro antiviolenza o allo sportello antiviolenza presenti sul territorio nonché l’adozione di un programma di formazione continua degli operatori coinvolti e lo stanziamento di risorse economiche adeguate tramite le quali sia possibile adottare un sistema di pronta emergenza al momento della violenza e di realizzare nuove Casa Rifugio sul territorio. Ben vengano le manifestazioni, i simboli come la panchina, i Protocolli interistituzionali ma vi è la necessità di intervenire con l’educazione all’affettività e alla gestione dei rapporti interpersonali nei vari momenti di aggregazione in cui ognuno di noi svolge un determinato compito come all’interno della famiglia. La famiglia è una società naturale in cui ognuno ha il suo ruolo ma questi ruoli non devono sovrapporsi al fine di escludere l’altro e di assumere una posizione di supremazia; la famiglia funziona se all’interno vi è confronto, dialogo e rispetto reciproco e se trasmette sicurezza e protezione nei momenti in cui abbiamo bisogno di aiuto. I nostri figli ci imitano, si muovono in base all’educazione che hanno ricevuto e al modo in cui si sono rapportati con i loro genitori; ascoltiamo i nostri ragazzi , supportiamoli nei momenti di disagio e forniamo loro strumenti adeguati che siano in grado di superare anche una minima insicurezza che se trascurata, può ingigantirsi e diventare un problema serio che si proietta in modo negativo nei rapporti relazionali con gli amici e con la fidanzatina e nel futuro con propria compagna di vita. La violenza sulle donne è un “ ignobile fenomeno che purtroppo esiste ancora ……”, “ le diseguaglianze di genere ed i danni che provocano alle comunità deve essere la preoccupazione principale delle istituzioni “ ( Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ). Educhiamo le nuove generazioni, costruiamo insieme con impegno e determinazione un apparato organizzativo ben strutturato che funziona, soprattutto al momento della richiesta di aiuto da parte della donna , che coinvolga i vari ambiti interessati ( in primis la famiglia) al fine di contrastare il fenomeno della violenza di genere e che aiuti a combattere la paura di denunciare, di uscire allo scoperto. Non dimentichiamo però che ognuno di noi ogni giorno DEVE combattere tutti i giorni contro gli stereopiti culturali discriminatori per le parità di trattamento e la rimozione in ogni ambito della società civile di discriminazioni per sesso, capacità fisica e/o intellettuale, elaborare politiche riguardanti sia la condizione femminile (in ambito sociale, professionale, economico) che la promozione delle pari opportunità; facciamo in modo che i protocolli interistituzionali funzionino veramente a tutela delle donne vittime di violenza . Non mettiamo la testa sotto il cuscino ma facciamo RETE per creare nell’unità di intenti, un cambiamento significativo e duraturo nella società e a tal fine ciascuno di noi e ogni istituzione coinvolta, ha il suo compito da eseguire. Le istituzioni devono costituire una rete interistituzionale che abbia come obiettivo l’ individuazione e l’ attuazione di misure idonee a favorire l’emersione del fenomeno mediante iniziative volte ad incoraggiare le vittime, i familiari, i vicini di casa, l’amica, gli insegnati a denunciare, l’elaborazione di buone prassi omogenee e condivise e la valorizzazione delle strategie interdisciplinari volte a contemperare la duplice esigenza di tutela della vittima e di perseguire l’autore del reato; procedere anche all’identificazione di modalità operative condivise al fine di sviluppare nuovi modelli di intervento che consentano di agire con tempestività nell’ascolto della donna assicurando protezione, sostegno e cura alle vittime di violenza e dei soggetti altamente vulnerabili come i minori direttamente interessati dagli atti di violenza o che abbiano assistito agli stessi. Dobbiamo tutti continuare a lottare per promuovere azioni che riguardino l’universo femminile e proseguire nel farsi promotore di eventi e di servizi che riguardano la donna; facciamo sentire forte la nostra voce senza aver paura di parlare di violenza sulle donne in famiglia, a scuola, nei luoghi di lavoro, con gli amici ed impegniamoci concretamente a fare prevenzione per contrastare ogni forma di violenza. La violenza subita NON è colpa della donna ma è colpa di un amore malato.

domenica 5 novembre 2023