Guido Pollice Presidente Onorario V.A.S.
Questa settimana il nostro settimanale incontro lo voglio dedicare alla Giornata della Terra (in inglese: Earth Day) è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l'ambiente e soprattutto la salvaguardia del pianeta Terra. Le Nazioni Unite celebrano questa ricorrenza ogni anno, un mese e un giorno dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile aprendo la strada ad una serie di appuntamenti ambientali: le giornate dedicate all’aminato il 28 aprile , alla biodiversità il 22 maggio, alle aree protette il 24 maggio, e infine il 3 giugno dedicato all’uso della bicicletta e il 5 giugno con la Giornata mondiale dell'ambiente.
Queste giornate attualmente coinvolgono più nazioni possibili e oggi prendono parte 193 paesi. La Giornata della Terra, nacque, in effetti, dalla pubblicazione, nel 1962, del libro, manifesto ambientalista, “Primavera silenziosa” , della biologa statunitense Rachel Carson: in seguito per proteggere la “nostra casa comune” da tempo numerose comunità celebrano la Settimana della Terra, con attività incentrate sulle problematiche ambientali.
L’idea di istituire la Giornata della Terra, nata nel 1970, è stata del senatore democratico americano e governatore del Wisconsin, Gaylord Nelson, che si ispirò alle manifestazioni contro la guerra in Vietnam per creare una grande protesta ambientale a livello nazionale. Il tema della giornata di quest’anno è il ripristino degli ecosistemi che include azioni come la riforestazione, il rewilding, ovvero la soluzione è basata sulla natura con la ricostruzione delle infrastrutture naturali e la coral restoration.. Avendo attenzione a ripristinare le raccolte d'acqua anche temporanee, oppure togliere cemento dalle rive di un canale sono interventi di “rewilding” magari poco appariscenti, ma molto efficaci. Anche molto difficili perché osteggiati in nome della sicurezza, delle zanzare e di una miriade di altre ragioni, spesso del tutto pretestuose
Per noi ambientalisti l’Earth day è comunque deve essere affrontato ogni giorno perché, come ci ricorda un proverbio dei nativi americani, “non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli”.
Ecco che la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo e i gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali). Si deve insistere con soluzioni e interventi che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività antropiche dell'uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
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