Oggetto : Richiesta di rinnovo AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) da parte della Buzzi-Unicem di Robilante
Ho partecipato come “uditore” ; rappresentante del VAS (Verdi Ambiente
e Società)
PUNTO PRIMO :
L'ufficio Acque della Provincia richiede alla Buzzi-Unicem
di fare una nuova domanda per una variante alla conessione precedente, in
merito alla richiesta di “modificare la portata media d'acqua con una nuoca
conessione”.
ARPA : il controllo di emissioni in atmosfera di Ossido
di Azoto (NOx) sono aumentati dal 2008 al 2011.
Gli ossidi
di azoto sono considerati sostanze inquinanti dell'atmosfera e si ritiene che aggravino le condizioni dei malati di asma. Alcuni di essi in presenza di radiazione solare possono reagire
con l'ossigeno formando ozono e altri composti del cosiddetto smog fotochimico se in presenza anche di idrocarburi incombusti (HC). Il triossido
ed il pentossido di diazoto sono solubili in acqua e con l'umidità atmosferica
possono formare acido nitroso e acido nitrico, entrambi
presenti nelle cosiddette "piogge acide".
Il problema dei livelli di NOX e dovuto alla vicinanza dell'impianto
con aree popolate (dalla Valle Vermenagna fino a Borgo, Cuneo, Boves)
L'ARPA : richiede alla Buzzi-Unicem di intensificare l'abbattimento
degli NOX
Abbattimento degli NOx
Come detto la
formazione di ossidi d'azoto aumenta quasi esponenzialmente al crescere della
temperatura di combustione. Vanno citate le attrezzature specificatamente
previste per l'abbattimento degliossidi di azoto, per i
quali i processi che vengono normalmente utilizzati sono del tipo catalitico o
non catalitico.
La prima di
queste tecnologie, definita riduzione selettiva catalitica (SCR), consiste nell'installazione di un reattore a valle
della linea di depurazione in cui viene iniettata ammoniaca nebulizzata,
che, miscelandosi con i fumi e attraversando gli strati dei catalizzatori,
trasforma alla temperatura di 300 °C gli ossidi di azoto in acqua e azoto
gassoso, gas innocuo che compone circa il 79% dell'atmosfera. Visto che è
possibile che una certa quantità di ammoniaca non reagita sfugga dal camino
("ammonia slip"), sono state elaborate altre metodiche che non fanno
uso di ammoniaca quale reagente ovvero che prevedono l'uso di un ulteriore
catalizzatore per prevenirne la fuga.
La seconda
tecnologia, chiamata Riduzione Selettiva Non Catalitica (SNCR), spesso preferita perché più economica, presenta il
vantaggio di non dover smaltire i catalizzatori esausti ma ha caratteristiche
di efficacia inferiori ai sistemi SCR, e consiste nell'iniezione di un reagente (urea che ad alta
temperatura si dissocia in ammoniaca) in una soluzione acquosa in una zona
dell'impianto in cui in cui la temperatura è compresa fra 850 °C e 1.050 °C con la conseguente riduzione
degli ossidi di azoto in azoto gassoso e acqua. Altri processi non catalitici
sfruttano la riduzione con ammoniaca attuata tramite irraggiamento con fascio
di elettroni o tramite l'utilizzo di filtri elettrostatici.
L'ARPA : propone alla Provincia di richiedere alla Buzzi-Unicem di
pubblicare su Internet il monitoraggio delle emissioni in continuo.
Provincia : ricalca l'esame dell'ARPA, nella criticità degli
NOX. Valori che permangono elevati.
Le emissioni di NOX da parte della Buzzi-Unicem sul terrritorio sono
responsabili del 50% delle emissioni totali sul terrritorio.
I valori alti di NOX possono essere dovuti anche al aumento di avvio e
arresti dell'impianto motivato da fattori comerciali o produttivi (per
sodisfare le richieste di materiale da parte di un mercato in crisi)
Un'altro elemento di criticità risiede nel aumento di emissione
calorica nell'aria.
SECONDO PUNTO :
Dr.Fantino (Provincia) : sostituzione del CDR (Combustibile Derivato dai
Rifiuti) con CSS (Combustibile Solido Secondari) come da normativa Europea.
Necessità di controllo su metalli pesanti come il Cadmio, Tallio e
Mercurio che sono presenti con livelli di accettazione più alti nel CSS che nel
CDR.
I metalli pesanti vanno in atmosfera e possono anche finire sul Cemento
(abitazioni)
Il CDR aveva una minor tolleranza verso i metalli pesanti
Il CSS ora introdurrà una maggior criticità.
Un'altra considerazione preoccupante risiede nel fatto che mentre il
CDR era conpatibile con una territorialità (nel nostro caso solo proveniente
dalla provincia di Cuneo), il CSS non presenta “territorialità”, vale a dire
può provenire da fuori provincia.
TERZO PUNTO :
ARPA : la verifica dei limiti nella composizione del CSS
non si farà più su ogni singolo materiale o a scelta o per camion, ma su una
“media” da definire (annuale?). Questa è una nuova criticità. Cosi non si
controlla più il singolo materiale (CSS) per cui saranno permesse partite con
valori superiori ai limiti che verranno compensate da altre partite con valori
inferiori in modo da non superare “la media”.
L'ARPA richiede alla ditta di mantenere la attuale situazione, vale a
dire rispettare i limiti per ogni controllo al materiale o al camion.
L'ARPA ribadisce che con la introduzzione del CSS si aggiunge un'altra
criticità, proprio perchè la “mediana” sarà molto permissiva con ripercuzioni
in termini ambientali già
preoccupanti nel nostro territorio.
Utilizzando la “media” (annuale ?) come controllo del materiale da
combustione (CSS) si potranno trovare sicuramente momenti a rischio per
emissioni di metalli pesanti e vollatili.
L'ARPA : propone un Tavolo tecnico pubblico-privato (Buzzi-Unicem) per
definire le caratteristiche e i controlli del CSS e auspica che il CSS mantenga
le attuali caratteristiche del CDR Q o P. Vale a dire menterere gli attuali
parametri di qualità e controllo.
ASL CN1 :
sottolinea la la necessità di regole, specie definire meglio la qualità
e i controlli sul CSS, che appaiono molto permissivi, proprio per tutelare la
salute della nostra popolazione.
CM : Boccacci : afferma che la CM ha sempre diffeso Idea Granda
come attività pubblica e que il Consorzio tratterà questi argomenti. Ribadisce
che la CM è contraria a privatizare queste attività.
Sindaco di Robilante : afferma che al rinnovo dell'AIA tocca agli enti
competenti. E' favorevole a un Tavolo di Concertazione. Fa un richiamo a
rispettare i limiti di legge al fine di proteggere la salute dei cittadini.
Ing. Ferrere Buzzi-Unicem : la
Buzzi-Unicem non chiede di portare rifiuti di fuori provincia.
Si dice disponibile a discutere trattando di rispettare nel possibile e
trattare il CSS con i parametri del CDR, da definire.
Rispetto ai limiti maggiori su metalli pesanti nel CSS, sono limiti
imposti dall'Europa, non dall'Italia. L'Europa ci autorizza.
I limiti del CSS deve essere registrato in Europa.
La Buzzi rispetta la proposta del Carbon net, per cui ogni material
autorizzato o registrato come CSS può essere utilizzato. La registrazione o la
composizione del materiale o la certificazione è una responsabilità del
Produttore. Per esempio se Sommariva Bosco produce un materiale conforme e
certifica, come da decreto Carbon net (registrato) è responsabilità loro. Noi
possiamo utilizzarlo sempre che sia registrato.
Ribadisce il concetto che se il Produttore (Idea Granda o Sommariva
Bosco) garantiscono il prodotto (prima CDR oggi CSS o Carbon net) la
Buzzi-Unicem può utilizzarlo senza esserne responsabile. La qualità del
prodotto la certifica il Produttore non il consumatore.
Nota di chiarimento sul Carbon net :
Carbon neutral , o che
hanno un impatto netto di carbonio
pari a zero , si riferisce al raggiungimento
netti pari a zero emissioni di carbonio attraverso
il bilanciamento di una quantità misurata di carbonio rilasciato con un importo
equivalente sequestrati o offset, o l'acquisto di un numero sufficiente di crediti di carbonio per
compensare la differenza. E 'utilizzato nel contesto di anidride carbonica
processi associati con il trasporto, la produzione di energia, e processi
industriali come la produzione di rilasciare combustibile carbonio neutro .
La pratica migliore per le organizzazioni e gli individui
in cerca di status neutrale del carbonio comporta la riduzione e / oppure di
evitare le emissioni di carbonio prima in modo che solo le emissioni
inevitabili sono compensate. Status neutrale del carbonio è comunemente
ottenuto in due modi:
·Bilanciando anidride carbonica rilasciata
nell'atmosfera dalla combustione dei combustibili fossili con energia rinnovabile che
crea una quantità simile di energia utile, in modo che le emissioni di carbonio
vengono compensate, oppure usando solo energie rinnovabili che non producono
alcun anidride carbonica (detto anche economia post-carbonio). [ 1 ]
·Compensazione del carbonio pagando altri per rimuovere o sequestrare 100% dell'anidride
carbonica emessa dall'atmosfera [ 2 ] - per esempio piantare alberi -
o con finanziamento ' progetti di carbonio "che dovrebbero portare alla prevenzione di future
emissioni di gas a effetto serra, o da acquisto di crediti di carbonioper
eliminare (o 'in pensione') attraverso scambio di carbonio . Mentre
la compensazione del carbonio è usato spesso al fianco di conservazione energeticamisure per ridurre al minimo il consumo di energia, la pratica
è criticato da alcuni
ARPA : conferma che il rispetto dei limiti e la qualità del prodotto è
un problema di chi lo produce.
Esprime preoccupazione per, come è stato detto, la possibilità della
Buzzi di bruciare anche sostanza fino ad ora non autorizzate come i
“sotto-prodotti”, per esempio le Ceneri o la Polvere dei filtri, che possono
essere considerate Combustibile. Propio per questa preoccupazione auspica un
Tavolo con la Buzzi e le istutuzioni per cercare una intesa su questi punti.
Ing Ferrero Buzzi : richiede una autorizzazione a bruciare Scaglie
di alluminio e Scorie di laminazione.
RICORDO que questi prodotti era stati vietati dal 2008 perchè
individuati come responsabili della produzione di Diossine a un controllo
dell'ARPA.
L'ing. Ferrero afferma che dopo una esauriente ricerca da parte della
Buzzi-Unicem sono arrivati alla conclusione che la responsabililità delle
emissioni di Diossina non era dovuta alle scaglie ne alle scorie ma a una sostanza
aggiunta da estranei nel porto sulla nave que trasportava il materiale.
A conferma di questo afferma che negli altri stabilimenti della
Buzzi-Unicem, si bruciano scaglie e scorie senza produzzione di Diossine.
La Buzzi-Unicem richede una autorizzazione a provare nuovamente con le
scaglie di alluminio e scorie di laminazione, anche perchè la tecnologia
attuale da ancora più garanzie di prima su questi prodotti di scarto
industriale.
Dr Torchio ASL CN1 : prima di ogni autorizzazione evidenzia la
preocupazione per lo satato di salute della nostra popolazione per la
persistenza e aumento nelle emissioni dei metalli pesanti in atmosfera e nel
cemento stesso.
Dr. Fantino Amminstrazione
Provinciale : in considerazione delle tematiche aperte e richieste fatte dalle
instutuzioni e dalla ditta stessa, considerando l'ora (12,30) rimanda a una
nuova discusione entro 60 giorni dove prega a ognuno di portare già delle proposte
e risposte ai quesiti sollevati in modo di non ripetere gli argomenti.
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