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mercoledì 13 dicembre 2023
SUPPO: “SUL DEPOSITO NAZIONALE DELLE SCORIE NUCLEARI UNA VITTORIA DELL’INTERO TERRITORIO METROPOLITANO”
“I Comuni del Basso Canavese, del Chivassese e del Carmagnolese-Chierese non hanno mai chiesto un trattamento di favore rispetto ad altri territori potenzialmente interessati. Le amministrazioni comunali e la Città metropolitana di Torino hanno solo e sempre chiesto pari dignità per tutte le comunità locali e hanno sottoposto alla Sogin una serie di analisi tecniche da cui emergevano forti criticità ambientali collegate all’eventuale insediamento in quei territori del Deposito unico nazionale dei rifiuti radioattivi”: con queste parole e con soddisfazione il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo commenta lo stralcio delle aree di Caluso-Mazzè e di Carmagnola-Poirino dall’elenco delle aree potenzialmente idonee alla collocazione del Deposito. I due siti a sud di Torino e nel basso Canavese erano stati indicati nel primo elenco delle aree potenzialmente idonee, su cui il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica con Sogin e Isin hanno poi svolto indagini più specifiche.
Il Vicesindaco Suppo tiene a sottolineare che “assicurando ai Comuni interessati il suo supporto tecnico e istituzionale per la presentazione delle osservazioni alla prima proposta della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, la Città metropolitana di Torino aveva sin dall’inizio fatto presente il notevole impegno dei territori canavesano e carmagnolese nello sviluppo di produzioni agroalimentari di pregio, incompatibili con la collocazione di scorie nucleari in terreni di prima classe. L’impegno del nostro Ente è iniziato con la precedente amministrazione ed è proseguito, con l’intento di supportare gli amministratori locali e i loro territori“.
“Le osservazioni alla Carta nazionale presentate a suo tempo erano documentate e ampiamente fondate. - conclude Suppo - Lo dimostra il fatto che sono state accolte e questa è una vittoria dell’intero territorio metropolitano, dei suoi amministratori locali e di tutte le associazioni di categoria che si sono mobilitate”.
COP 28. UN ACCORDO CHE SEGNA UN PRIMO PASSO SUL NO AI FOSSILI DA CUI NON SI DEVE TORNARE INDIETRO
Dichiarazione del Presidente di Verdi Ambiente e Società Stefano Zuppello
“António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha twittato dopo l’accordo: “Che vi piaccia o no, l’eliminazione dei combustibili fossili è inevitabile. Speriamo che non arrivi troppo tardi”. Partiamo da questa considerazione per commentare l’accordo raggiunto alla COP 28 di Dubai.
Per la prima volta nell’accordo finale c’è un riferimento ai combustibili fossili. Questo è il primo passo in avanti importante che dobbiamo riscontrare e su cui non si deve in alcun modo tornare indietro.
Ma essere riusciti a far approvare la frase “transizione dai combustibili fossili” nel testo non può essere considerato sufficiente perché il testo in cui la frase è inserita, presta il fianco ad innumerevoli scappatoie dimostrandosi troppo debole. Tali artificiose scappatoie impediranno di fatto di ridurre le emissioni di gas serra in modo decisivo, così da poter limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.
Anche sulle possibili soluzioni che l’accordo indica continuiamo ad essere fortemente preoccupati. Se l’indicazione di triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030 è sicuramente positiva, i riferimenti fatti al nucleare e alle tecnologie di abbattimento e rimozione, come la cattura e l’utilizzo del carbonio e lo stoccaggio, continuano a non convincere perché tale indicazione è nella realtà una delle scappatoie che i grandi produttori di combustibili fossili cercheranno di usare per mantenere in “vita” l’energia sporca.
Altra questione che non risolta è quella relativa alla Giustizia Climatica. Manca un percorso che permetta di raccogliere i finanziamenti necessari e indispensabili affinché i Paesi in via di sviluppo possano contribuire alla transizione dal carbone, dal petrolio e dal gas.
Quindi da oggi dobbiamo vigilare affinché non ci sia nessun ulteriore passo indietro e non venga concessa o indicata, tra le righe, nessuna scappatoia. L’era dei fossili deve finire!
Verdi Ambiente e Società continuerà nel suo impegno e con maggior decisione attivandosi da subito per esigere dal governo italiano atti concreti per la definitiva ed immediata uscita dal fossile e per concreto finanziamento alla produzione di fonti di energia alternativa.”
Roma, 13 dicembre 2023
Stefano Zuppello
Presidente Verdi Ambiente e Società
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