La Società Italiana di
Geologia Ambientale (SIGEA) lancia petizione
“emergenza geo –idrogeologica”.
Fiore (Presidente Nazionale SIGEA) : “Da oggi lanciamo petizione sul
nostro sito online per la messa in sicurezza del territorio italiano”.
Zuppello (Pres. Naz. Verdi Ambiente e Società) : “Facciamo fronte comune
con la Società Italiana di Geologia Ambientale per la mitigazione dal rischio
idrogeologico”.
Di Loreto (Pres. SIGEA Lazio) : “Nel Lazio comuni
ancora isolati da giorni!”.
“Ancora interi paesi sono completamente
isolati da giorni a causa di numerose frane. Ad esempio nel Lazio nel
territorio della Valle dell’Aniene una frana con conseguente smottamento della
struttura della Strada Provinciale Empolitana (47/A) all'altezza del km 12.400,
nel comune di Canterano e interrompe la possibilità di transito verso il comune
di Subiaco tramite la via principale, quotidianamente percorsa dai cittadini di
Rocca Canterano e Canterano al fine di recarsi a lavoro o semplicemente per
provvedere alla spesa familiare. Di fatto, quindi, i due comuni sono
praticamente isolati verso Subiaco e i disagi per i cittadini non saranno
pochi, specialmente in questo periodo di emergenza per la popolazione affetta
dal Corona Virus che deve raggiungere l’Ospedale di Subiaco”. Lo ha
affermato Eugenio Di Loreto, geologo, Presidente della Sezione Lazio della
Società Italiana di Geologia Ambientale.
“Gli
avvenimenti di queste ore ci confermano drammaticamente che i processi
geomorfologici interferiscono con le strutture e le infrastrutture esistenti,
impedendone in alcuni casi la loro funzionalità. Abbiamo anche a livello
nazionale - ha proseguito Di Loreto - dati importanti relativi alle frane
che coinvolgono le infrastrutture di comunicazione. Almeno 10.548 movimenti
franosi hanno interessato ben 372 Comuni Laziali su 378, (circa il 98% del
totale). Le frane che hanno provocato danni ingenti sono pari a 729. Di questi
eventi franosi disastrosi, il 56% ha interessato infrastrutture stradali,
mentre, il 32% ha provocato danni a nuclei abitati e strutture pubbliche. Sono
numeri che parlano da soli e che dimostrano la scarsa considerazione che
abbiamo avuto negli anni per il nostro territorio. In questi ultimi 10 anni i
fenomeni di dissesto idrogeologico sono aumentati sensibilmente in frequenza e
d’intensità, sono necessari interventi strutturali per evitare la riattivazione
dei processi in aree già dissestate e per limitarne la loro evoluzione. Si
dovrà eseguire nel tempo una periodica manutenzione dei sistemi di drenaggio
delle acque meteoriche, al fine di evitare una eccessiva infiltrazione delle
stesse o il ruscellamento superficiale incontrollato”.
Dunque Società Italiana di Geologia
Ambientale e “Verdi Ambiente e Società”, associazione ambientalista Verdi
Ambiente e Società (VAS) nata nel 1991, riconosciuta dal Ministero
dell’Ambiente, iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e più recentemente è
accreditata presso il Ministero del Lavoro e Politiche Sociali come “APS”,
ovvero Associazione di Promozione Sociale, fanno fronte comune sul Dissesto
Idrogeologico in Italia.
“E’
urgente, necessario e indilazionabile un Piano di messa in sicurezza del
territorio dal dissesto Idrogeologico - ha dichiarato Stefano Zuppello, Presidente nazionale di “Verdi Ambiente
e Società” per limitare i danni e i disagi alla popolazione. L’emergenza
climatica è ormai un realtà non più negabile e quindi va superata la logica
delle dichiarazioni di volta in volta degli stati di emergenza e le ingenti
spese da sostenere per riparare i danni nei territori e risarcire le
popolazioni colpite. Tali somme, bensì devono essere utilizzate per la
sistemazione dei già fragili territori, e la manutenzione delle opere
esistenti. Nella esecuzione degli interventi strutturali, si dovranno definire
procedure e tempi certi degli iter burocratici di approvazione, in modo da
poter evitare un’eccessiva esposizione al rischio della popolazione e dei beni,
a causa del notevole lasso di tempo intercorrente tra la fase di decisione
degli interventi e la effettiva realizzazione degli stessi. Per questi motivi
chiediamo ancora una volta che venga da subito messa all’OdG dei lavori
Parlamentari la Proposta di disegno di Legge “Disposizioni per il potenziamento
e la velocizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico
e la salvaguardia del territorio”, ormai ferma in Parlamento da più di un
anno”.
Sulla
stessa linea anche la Società Italiana di Geologia Ambientale: l’Italia non può
aspettare!
La
Società Italiana di Geologia Ambientale ha lanciato una petizione sulla messa
in sicurezza dell’Italia, per firmarla e condividerla basterebbe andare sul
sito della SIGEA https://www.sigeaweb.it/2012-07-23-20-04-01/convegni/1053-petizione-emergenza-geo-idrologica.html
“Sono
importanti interventi non strutturali, ed in particolare è fondamentale il
ruolo della comunicazione, in tutti i suoi aspetti, che va messa in relazione
sia nella necessaria diffusione delle conoscenze, sia nel momento delicatissimo
e difficile di gestione dell’allerta e di comunicazione del rischio. Su questi
temi è necessario che la governance tecnica - ha dichiarato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società
Italiana di Geologia Ambientale - e quella politica lavorino insieme per
esprimere utili sinergie, a partire dalla formazione delle professioni fino al
governo dei fenomeni naturali, sviluppando concretamente il passaggio dalla
cultura della emergenza a quella della prevenzione. In sintesi il messaggio
corretto da trasmettere è “non spaventarti, preparati” cioè imparare a
comportarsi e a difendersi. Anzitutto si tratta di comportamenti sociali: è
necessaria una migliore coscienza civile da parte dei cittadini e dei politici
e amministratori. Gli interventi strutturali di recupero certamente sono utili
ma hanno bisogno di finanziamenti che hanno spesso costi elevati, (in questi
ultimi anni sono stati previsti appositi fondi dalla Comunità Europea), ma
servono anzitutto interventi non strutturali, che prevedano una corretta
pianificazione territoriale e urbanistica. La SIGEA si è fatta promotrice della
proposta di istituire la "Giornata Nazionale in memoria di tutte le
vittime delle alluvioni e delle frane". Viviamo in un periodo sempre più
drammatico sul fronte del dissesto geo-idrologico in Italia: solo negli ultimi
50 anni abbiamo pianto, e continuiamo a farlo a ogni evento, oltre 1700
vittime. I rischi per la popolazione, i beni culturali, il sistema produttivo e
le infrastrutture associati alle alluvioni e alle frane continuano a essere
sottovalutati dagli organi di governo regionali e nazionali. Le azioni più
significative si registrano solo nella gestione dell'emergenza che segue ogni
singola calamità. Con questa petizione vogliamo riportare in primo piano un
tema a noi caro, la tutela dell'ambiente e della vita che esso ospita.
L'auspicio è di sensibilizzare in modo capillare la popolazione che subisce in
maniera passiva gli effetti del dissesto geo-idrologico affinché si crei una
sensibilizzazione degli organi di governo. Vogliamo creare un fronte comune che
dia forza alle proposte tecnico-scientifiche che accompagnano questa iniziativa
per ripristinare il corretto equilibrio tra ricerca, prevenzione, governo e
tutela del territorio lontano dalle emergenze, con l'obiettivo di rendere più
sicure le nostre case, le nostre scuole, il nostro Paese”.
Roma, 5
gennaio 2021
Per
informazioni:Eugenio Di Loreto Presidente SIGEA sezione Lazio - Tel
339 – 7404329.
Antonello
Fiore Presidente Nazionale della SIGEA - Tel 336 – 354145.
Stefano
Zuppello Presidente Nazionale di Verdi Ambiente e Società - Tel 338
2851207
Giuseppe
Ragosta – Addetto Stampa Nazionale della SIGEA – Tel 392 5967459.
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