Facciamo pace con la Natura
Guido Pollice e Silvana Magali Rocco
Associazione Verdi Ambiente e Società.
Quando si favorisce il turismo di massa, quando si privilegia l'immagine e non ci si preoccupa della difesa del territorio.
Quando non si raccoglie l'allarme degli scienziati sui cambiamenti climatici e lo si minimizza.
Quando i pochi soldi che ci sono li si utilizzano per il folklore e le sagre del pesce fritto, non possiamo lamentarci dei disastri e piangere per i morti.
Ciò che la natura e il pianeta ci hanno consegnato non può essere spazzato via in poche ore dall'incuria dell'uomo e delle istituzioni.
Chi ha permesso quelle costruzioni sui greti dei fiumi, chi ha cementificato la sponda dei torrenti liguri e toscani e dell'Italia?
Perché ci si affanna a definire eccezionali gli eventi di queste ore e le conseguenti calamità, dimenticando che la natura non è addomesticabile, che la natura non è buona ma cattiva?
Le opere di salvaguardia del territorio di pulizia e di controllo sono venute meno così come tutte le opere di prevenzione .
Non più tardi di qualche mese fa Vittorio Emiliani, Giorgio Nebbia, Guido Pollice, Fulco Pratesi , Sebastiano Settis, Massimo Marra e Nerina Bianchetti, hanno lanciato un manifesto dal titolo "Pace con la Natura" .
Con amarezza dobbiamo registrare che sono stati facili profeti mentre l'appello è stato ignorato dai media che ora dedicano pagine e pagine sul disastro "annunciato".
Zero tutela, troppo turismo dice lo scrittore Maggiani.
Noi aggiungiamo: troppo cemento, troppi abusi , poca moralità verso la natura.
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