venerdì 7 giugno 2013

Sanità in vendita ? di Franco Dini

Cari amici
come sapete nostro SSN, Servizio sanitario nazionale, nasce prendendo come punto di riferimento il Servizio sanitario inglese (NHS), fondamentalmente nel principio ispiratore, quello della "universalità"

Universalità, vuole dire diritto alla salute per TUTTI i cittadini italiani, lavoratori e non, e contribuenti e non, con lo stesso livello di prestazioni senza distinzione alcuna.
Bene, questo principio viene a cadere in quello che fino ad oggi era considerato uno dei migliori Servizi sanitari del mondo.
La nostra preocupazione va in primis al popolo inglese e in seguito a noi stessi...........
Il nostro SSN perde ogni giorno un pezzo per strada e si sente parlare ogni volta di più del ingresso dei "privati".
Non per essere pesimista, ma sembrerebbe che anche noi abbiamo imboccato la strada verso la perdita del principio fondatore e caratterizzante del SSN ; la universalità


SERVIZIO SANITARIO INGLESE. IN VENDITA di Gavino Maciocco.
Fonte: Salute per tutti.
1° di aprile per il Servizio sanitario nazionale inglese (National Health Service, NHS) non sarà uno scherzo. Oggi infatti entra in vigore una legge che riforma radicalmente il più noto, antico e imitato sistema sanitario universalistico. Uno dei primi post di “Salute per tutti”, del 5 febbraio 2012, s’intitolava “Servizio sanitario nazionale inglese. Addio?”. Addio, con un punto interrogativo, perché la proposta di legge era ancora in discussione e si alzavano forti le proteste contro una riforma che avrebbe minato alla radice le fondamenta del servizio sanitario inglese. I principali contenuti politici della riforma (Health and Social Care Act) sono i seguenti:
1. L’intera infrastruttura sanitaria pubblica, dalle Strategic Health Authorities (le nostre Regioni) ai Primary Care Trusts (le nostre ASL), è stata abolita (a partire appunto da oggi).
2. Se sul versante del finanziamento del sistema sanitario la responsabilità rimane (per ora…) a carico del settore pubblico e quindi della fiscalità generale, sul versante della produzione dei servizi curativi (territoriali e ospedalieri) si va verso una diffusa privatizzazione dei servizi sanitari, guidata da logiche di mercato molto spinte, con l’irruzione nel sistema di grosse e potenti compagnie multinazionali.
3. I servizi preventivi, quei pochi che erano rimasti in capo al NHS (come il controllo delle malattie infettive e gli screening) vengono interamente trasferiti alle municipalità.
Ciò ha immediatamente sollevato la questione del potenziale conflitto d’interessi.
Che la riforma rappresenti l’inizio della fine del NHS è anche opinione di David Hunter, professore di politica sanitaria all’Università di Durham, il cui punto di vista è così riassunto: “quando la sanità è dominata dal mercato dobbiamo aspettarci: una riduzione della qualità delle cure; un aumento dei costi; il trasferimento di finanziamenti pubblici in profitti privati; la riduzione della libertà di scelta; la perdita di controllo democratico e di public accountability nel campo dell’assistenza sanitaria”.
Info: http://salutepertutti.comunita.unita.it/2013/04/01/servizio-sanitario-inglese-in-vendita/

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