sabato 17 settembre 2011

Torino diventa laboratorio urbano per una “città verde”


A Torino per due giorni, il 24 e 25 settembre 2011, l’area pedonale di Via Maddalene e Via San Benigno, nella zona di Regio Parco / Piazza Abba, si trasformerà in un laboratorio urbano interamente dedicato al verde.
Tecnologie a basso impatto ambientale, risorse rinnovabili, riciclo e riuso, sviluppo sostenibile. La green economy è il futuro oppure è già il presente? Chi ha ragione? Difficile dirlo. Ma se di solito la verità sta nel mezzo, allora è probabile che si tratti di in una fase di transizione: da un’economia basata su un modello di sviluppo insostenibile per il pianeta a uno sostenibile, innanzitutto low carbon.
La svolta “green” deve però riguardare anche i grandi centri. Abitare responsabile: verde urbano, giardini, aiuole, cortili, erbe spontanee… La città “tutta verde” è il tema della prima edizione di un festival – laboratorio ambientato nello spazio pubblico che lega tematiche ambientali e arte contemporanea. Laboratori concepiti e condotti da artisti coinvolgeranno, come primi destinatari, i bambini e loro famiglie, per stimolare un’attenzione ai temi dell’ambiente e dell’ecologia con pratiche giocose che li possano vedere coinvolti in prima persona.
Ettore Favini realizzerà alcune sculture ispirate al noto Arcimboldo, con frutta e verdura di stagione; Cosimo Veneziano guiderà alla scoperta dei semi; il laboratorio Innestare (condotto da VitaminaMamma) “disseminerà” invece di piccole e inaspettate apparizioni colorate, ritagliate e incollate, gli spazi urbani spesso troppo grigi della capitale sabauda.
Lo spazio espositivo WE (Via Maddalene 40/b) ospiterà il progetto speciale Artificial Dummies, installazione video-generativa di ToDo – Interaction & Media Design, in cui strane forme organiche prendono vita, si riuniscono e fluttuano, esplorando un nuovo territorio.
Nel corso dell’evento alcuni negozi dell’area Regio Parco aderiranno al progetto patrocinato dal Comune di Torino “babyfriendly” esponendo l’adesivo che li qualifica come amici dei più piccoli e delle famiglie.
Il progetto è di Associazione Culturale Ladiesbela, realizzato con il contributo della Regione Piemonte, la collaborazione della Circoscrizione VI, Centro Interculturale delle Donne Alma Mater, e in parternariato con Babyfriendly. Media partner dell’iniziativa à la rivista Giovani Genitori.
Tutti i laboratori sono gratuiti, su prenotazione all’indirizzo e-mail lacittatuttaverde@gmail.com (tel. 347.1575205 / 339.3222298), fino al raggiungimento del limite massimo previsto dalle singole attività.

mercoledì 14 settembre 2011

TUTTI I GIOVEDI E SABATO ALLE 22.30 su 4Rete TV (Ch. DgT 11) : ANTROPOS

INCIDENTE NUCLEARE DI MARCOULE: VAS CHIEDE CHE INTERVENGA LA COMUNITA' INTERNAZIONALE

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Sarkozi, il Governo Francese ed i loro organi sulla Sicurezza Nucleare possono avere credibilità alcuna sulle notizie che stanno dando e daranno sull’incidente nucleare di Marcoule? Assolutamente no! per tutto quanto detto sulla sicurezza, per gli immani affari connessi, per la politica energetica e per la politica militare e delle armi nucleari.

Ecco perché occorre che la Comunità Internazionale, se esiste come tale, deve imporre alla Francia l’accertamento internazionale dell’incidente.
Marcoule, oltre ad essere sede di centrali nucleari per la produzione di energia elettrica è anche importante, forse fondamentale, sito strategico per la produzione del nucleare militare francese in una connessione strettissima tra le due produzioni.
A Marcoule, con appositi reattori o con il riprocessamento del combustibile irradiato nei reattori ad uranio (le miniere innaturali del plutonio e dei transuranici) si genera plutonio: quello delle bombe - ne bastano dieci kili in una sferetta di plutonio grande come una palla di bocce, di 10 cm di diametro, per una bomba nucleare di 200 kilotoni di potenza, almeno dieci volte superiore a quelle di Nagasaki ed Hiroshima - e del detonatore della bomba H e quello per cui un grammo, equamente distribuito, può uccidere fino ad un milione di persone.
Da Marcoule probabilmente veniva e viene la micidiale miscela MOX, Uranio impoverito – Plutonio, il combustibile delle “centrali sicure della IV generazione”: sì proprio quello fuoriuscito dal reattore n. 3 di Fukushima, fornito alla società giapponese TEPCO dalla Francese AREVA.
Nessuno può escludere, se non accertamenti internazioni che l’incidente di ieri riguardasse proprio questa produzione.
Il nucleare e di conseguenza il Plutonio costituiscono il più grave pericolo di tutta la storia dell’Uomo per la Umanità ed il Pianeta; occorre una guerra (questa sì!), democratica e pacifista, per la fuoriuscita del Pianeta dal nucleare: un permanente, immenso movimento internazionale, capace di imporre tale scelta in ogni Paese. L’Italia per l’eccezionale, entusiasmante risultato del referendum del giugno scorso può e deve dare un contributo di grande rilevanza a tale movimento, esportando, come grande valore internazionale, tale risultato, popolare e di massa; sbagliato è il “rompete le righe”, il “tutti a casa” dei Comitati nazionali, regionali, locali contro il Nucleare. Occorre invece farli divenire la maglia della rete mondiale contro il nucleare. Ed in tale direzione è necessario ed urgente riprendere la iniziativa associativa , dei comitati, dei cittadini.
Roma, 13 settembre 2011
Guido pollice, Presidente Nazionale VAS
Ermete Ferraro, Responsabile nazionale VAS “Ecopacifismo”
Antonio D’Acunto, Presidente onorario VAS Campania