Il patrimonio
boschivo italiano è un “serbatoio” di ossigeno e di biodiversità che va
tutelato. Invece solo nei primi sei mesi dell’anno i roghi sono cresciuti del
76 per cento, spingendo in alto le emissioni di CO2. Pronto un “vademecum” e un
numero verde. Due gli obiettivi: sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto
e alla difesa dell’ambiente e accendere un faro sul ruolo degli agricoltori
come “guardiani” del territorio per combattere fuoco e disastri.
Gli incendi si combattono prima di
tutto con la prevenzione. Non è affatto un luogo comune, ma un approccio
concreto, una strategia di difesa che in Italia ha permesso di “salvare” in
quasi dieci anni oltre 500 mila ettari di boschi, evitando danni economici per
più di 100 miliardi di euro. Purtroppo, però, non è possibile abbassare la
guardia: complici le temperature roventi e la siccità, l’estate si è aperta con
un “boom” dei roghi, che nel primo semestre dell’anno sono aumentati del 76 per
cento rispetto al 2011, passando da 1.410 a 2.479. Per questo diventa
indispensabile accrescere la sensibilità e l’impegno di tutti nella
salvaguardia del patrimonio boschivo nazionale, partendo dall’assunto che
“prevenire è meglio che spegnere”.
Ed è in questo spirito che
s’inserisce la campagna nazionale 2012 “Preveniamo gli incendi”, promossa da
VAS-Verdi Ambiente e Società e Cia-Confederazione italiana agricoltori, con il
patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in
collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, Federconsumatori,
Federparchi e Associazione Campeggiatori Turistici d'Italia - ACTITALIA.
L’obiettivo della campagna, giunta alla sua 22° edizione quest’anno, è doppio:
da un lato incrementare le iniziative di sensibilizzazione ed educazione al
rispetto e alla tutela dell’ambiente; dall’altro accendere un faro sul ruolo
degli agricoltori come “guardiani” del territorio per prevenire fuoco e
disastri.
Il patrimonio boschivo italiano
-spiegano VAS e Cia- raggiunge oltre 10 milioni e 400 mila ettari di
superficie, con 12 miliardi di alberi che ricoprono un terzo dell’intero
territorio nazionale. Si tratta di un immenso “serbatoio” di ossigeno e di
biodiversità che va difeso a tutti i costi, soprattutto dai roghi, che hanno un
impatto devastante sull’ecosistema. Basti sapere che ogni anno in media gli incendi
immettono nell’atmosfera una quantità di CO2 compresa tra 3 e 4 milioni di
tonnellate e che, soltanto nell’ultimo triennio, il numero di incendi è
cresciuto del 157 per cento (+194 per cento se si considera esclusivamente la
superficie boscata), spingendo ancora più in alto il livello di emissioni.
In questo senso -continuano VAS e
Cia- la nostra campagna di comunicazione può contribuire a sensibilizzare
l’opinione pubblica sull’importanza di tutelare dal fuoco i nostri “polmoni
verdi”. In più, anche per tutta quest’estate abbiamo riattivato il numero verde
800-866158, un sistema di allerta rapido attivo 24 ore su 24 che raccoglierà le
segnalazioni di cittadini e turisti sulle realtà di degrado e abbandono delle
aree verdi e sulle aree a rischio di incendi e di danno ambientale. Mentre per
le segnalazioni di incendi boschivi in atto ricordiamo l’1515, il numero di
emergenza del Corpo forestale dello Stato.
E in questa battaglia per la
prevenzione e la riduzione del rischio incendi, proprio gli agricoltori hanno
deciso di rendersi parte attiva, candidandosi a “sentinelle” del territorio.
Grazie alla loro attività, infatti, i produttori agricoli possono giocare un
ruolo da protagonisti nel contrastare la “piaga” dei roghi, incentivando la
loro capacità di presidiare i boschi con azioni costanti di pattugliamento, di
gestione e di pronto intervento in caso di eventi dannosi per il patrimonio
naturale. Uno strumento in più a supporto del lavoro del Corpo forestale dello
Stato e dei Vigili del fuoco, soprattutto nei mesi estivi quando l’assenza di
piogge e il caldo torrido favoriscono lo scoppio e l’espansione delle fiamme
per chilometri e chilometri di vegetazione. Incendi, tra l’altro, causati
spesso da veri e propri “piromani killer”, o comunque riconducibili a origini
dolose legate alla speculazione edilizia oppure all’incuria e alla
disattenzione dell’uomo.
Anche per questo motivo -annunciano
VAS e Cia- abbiamo stilato una sorta di “vademecum” fatto di semplici regole di
prevenzione degli incendi e di buona educazione civica: non accendere fuochi
fuori dalle aree attrezzate e non abbandonarlo mai prima di accertarsi che sia
completamente spento; non gettare mozziconi di sigarette o fiammiferi ancora
accesi; non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, le stoppie, la
paglia e altri residui agricoli; prima di parcheggiare l’auto controllare che
la marmitta non sia a contatto con l’erba secca; non abbandonare i rifiuti nei
boschi o in aree non autorizzate; in caso di incendio non sostare lungo le
strade per fermarsi a guardare o in luoghi verso i quali soffia il vento per
mantenere una via di fuga.
Contatti:
VAS
onlus
Via
Flaminia 53 – 00196 Roma
Walter
Iannotti (responsabile Campagna nazionale “Preveniamo gli incendi”)
Tel.
063608181 – Cell. 3476651473
E-mail
wiannotti@vasonline.it
CIA-
Confederazione italiana agricoltori
via
Mariano Fortuny 20 – 00196 Roma
Settore
Comunicazione e Immagine
Tel.
06-3227008 – Fax 06-3208364
E-mail:
cia.informa@cia.it
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